La classe energetica è un parametro importante in edilizia. Si tratta di un valore che definisce a livello peculiare la qualità di un edificio e si trova non a caso contemplato in diversi sostegni, incluso il Superbonus 110%. Ma cosa rappresenta esattamente la classe energetica? Su di essa ci concentriamo in questo articolo, cercando di fare chiarezza.
Classe energetica: cos’è
Per classe energetica si intende quel valore che indica l’effettivo consumo fatto registrare da un immobile, mostrando quali sono le prestazioni delle abitazioni. Questo in base a parametri funzionali e strutturali che mostrano come viene sviluppato l’uso dell’energia elettrica.
Le classi energetiche sono espresse in termini alfanumerici, ovvero lettere combinate con numeri. La scala è di tipo crescente, più si consuma più il valore sale: la classe A4 definisce la performance ottimale, mentre la classe G presenta un dispendio più elevato.
La classe energetica è stata introdotta dal legislatore come stimolo per migliorare il livello degli immobili esistenti e allo stesso tempo prendere coscienza (ma anche premiare) chi ha scelto di far fare alle proprie proprietà un salto di qualità.
Quali sono le classi energetiche
Partiamo da una questione essenziale: come avviene il calcolo della classe energetica? Secondo il cosiddetto EP, ovvero l’indice di prestazione energetica globale e non rinnovabile che presenta quello specifico immobile.
Il numero totale delle classi energetiche ammonta a dieci e vede una classificazione secondo un punteggio che parte da 1 e arriva a 10 (per quella più efficiente). Nel dettaglio, dalla minima alla massima, sono:
- Classe A4. Punteggio assegnato: 10.
- Classe A3. Punteggio assegnato: 9.
- Classe A2. Punteggio assegnato: 8.
- Classe A1. Punteggio assegnato: 7.
- Classe B. Punteggio assegnato: 6.
- Classe C. Punteggio assegnato: 5.
- Classe D. Punteggio assegnato: 4.
- Classe E. Punteggio assegnato: 3.
- Classe F. Punteggio assegnato: 2.
- Classe G. Punteggio assegnato: 1.
La classe G è la più bassa. Come la F, non vede la presenza di fonti di origine rinnovabile e comprende generalmente strutture la cui costruzione risale a più di 40 anni fa. Ciò significa costi più alti per le bollette, presenza di spifferi e maggiore dispersione del calore.
La classe attualmente più diffusa è la E; interessa gli edifici che sono stati edificati negli anni Settanta, Ottanta e Novanta. Il consumo energetico è migliore rispetto a quello delle classi sottostanti, ma non ancora tale da considerarsi efficiente.
La classe energetica D ha in più rispetto alla E un miglioramento dovuto allo spessore dei muri esterni e a un tetto coibentato in maniera più efficiente. Elementi curati e che vedono ancora ulteriori migliorie nelle classi energetiche successive: C, B e soprattutto A.
La classe energetica A si trova suddivisa in A4, A3, A2 e A1. Lo standard di riferimento per la best performance di un edificio è quello A4.
I parametri delle classi energetiche e l’importanza degli infissi
Definire la classe energetica è obbligatorio per legge. Il documento di riferimento è l’APE (attestato di prestazione energetica), il quale definisce le caratteristiche energetiche di quel preciso immobile. Viene rilasciato da un tecnico abilitato che considera molteplici elementi, nella sua valutazione, ovvero:
- Condizioni di utilizzo e climatiche specifiche.
- Metratura dell’immobile.
- Dispersione del calore.
- Interventi migliorativi.
- Tipologia degli impianti impiegati e fonti: se sono presenti quelle a energia rinnovabile la classe sale.
- Qualità dei materiali impiegati nella struttura.
Gli infissi rappresentano uno degli elementi più cruciali per stabilire la classe energetica, dal momento che consentono di migliorare la qualità termica ed acustica dell’immobile: la sostituzione di infissi vecchi con quelli di nuova generazione permette di salire (e non poco) di classe energetica.
Non a caso sono al centro dei diversi sostegni, dal bonus infissi al Superbonus 110%. Gli infissi consentono, infatti, di limitare la dispersione del calore e di ottimizzare la temperatura interna in tutte le stagioni, rivelandosi essenziali in qualsiasi struttura di nuova costruzione così come nelle opere di ristrutturazione.