I piccoli gesti riescono sempre a fare la differenza, nella quotidianità. Un discorso che vale soprattutto quando si vive una struttura come la casa, centrale nella vita di tutti i giorni. Fondamentale mantenerla in salute e per riuscire a farlo c’è un’abitudine, semplice quanto funzionale, capace di fare la differenza: quella di arieggiare le stanze. In questo articolo vi raccontiamo meglio come realizzarla nel modo corretto.
I benefici di arieggiare le stanze
Arieggiare le stanze tutti i giorni consente di ottenere diversi benefici, sia per il mantenimento della salute della casa sia per il benessere dei suoi abitanti. Gli effetti sono sia nel breve che nel lungo periodo. Permette di ridurre il tasso di umidità, la formazione della condensa, la proliferazione di germi e batteri.
In sostanza, si tratta di una pratica efficace per contrastare la formazione di muffe lungo le pareti: qualcosa di altamente nocivo e che, una volta che risulta attivato, risolvere può apparire facile. Richiede, infatti, tempestività e un impiego importante di denaro.
Arieggiare aiuta a migliorare il comfort abitativo. Lo conferma la percezione olfattiva, legata all’eliminazione dei cattivi odori soprattutto in stanze quali la cucina e il bagno.
Una questione più complessa da gestire in molte case delle città anche in virtù dell’introduzione del sistema ecologico del porta a porta. Arieggiare le stanze aiuta (e non poco) anche in questi casi.
Infine, ma non meno importante, i benefici riguardano in maniera considerevole l’inalazione di monossido di carbonio, il quale proviene da dispositivi come camini, fornelli, stufe e soluzioni similari.
Il giusto tempo di aerazione
Il tempo ottimale di ricambio dell’aria è quello che vede tale soluzione attuata ogni 2 ore. Le finestre andrebbero aperte circa ogni 3 volte al giorno per un minimo di 5/10 minuti, sia la mattina che la sera.
Il modo di arieggiare gli ambienti è necessario tenga conto delle specifiche variabili stagionali. Durante l’inverno è necessario fare in modo di evitare la dispersione del calore. Meglio aprire le finestre più spesso e per pochi minuti.
In estate è necessario fare in modo di mantenere il livello di ossigeno adeguato. La soluzione ottimale è quella di spalancare le finestre durante le ore serali, così da ottenere costantemente aria fresca.
Il ruolo primario degli infissi nell’arieggiare le stanze
Quando si tratta di arieggiare le stanze gli infissi di nuova generazione hanno un ruolo primario. In modo particolare le finestre, dalle quali passa il ricambio adeguato dell’aria all’interno dei locali.
Aprendo le finestre si riescono a creare correnti d’aria, migliorandone la qualità senza per questo rinunciare a soluzioni impattanti dal punto di vista energetico e acustico.
Le tipologie più diffuse ed usate sono due: anta a battente e a vasistas. La prima vede una maggiore dispersione di calore, la seconda è quella più all’avanguardia, a fronte di un ricambio d’aria costante.
La controindicazione del sistema a vasistas è in caso di pioggia e dal punto di vista della direzione delle correnti verso le persone. Ma basta tenere aperte o chiuse completamente le finestre (quando necessario) e si risolve la questione.
Un altro sistema innovativo è quello della microventilazione, il quale consente di areare la casa evitando la dispersione del calore; un’opzione che parte dalla tecnologia dell’anta a ribalta. L’ideale in abbinamento agli infissi in PVC.
Infine, merita di essere considerata anche la soluzione dell’apertura parallela, la quale permette di aprire l’anta lungo l’interezza del perimetro, evitando la dispersione del calore e la rumorosità.
Nota finale
Abbiamo visto come arieggiare le stanze nel modo corretto. Una pratica che passa in maniera importante dalla definizione degli infissi, capace di fare la differenza nel quotidiano.