La muffa intorno alle finestre è una situazione piuttosto comune e non va mai presa alla leggera. Si tratta infatti di qualcosa che risulta non solo sgradevole alla vista ma che presenta controindicazioni importanti per la salute.
Le ragioni che portano alla sua comparsa possono essere diverse. La loro conoscenza si rivela utile ai fini della prevenzione e nell’ottica di risolvere al meglio il problema. In questo articolo proponiamo una panoramica delle soluzioni più efficaci.
Cos’è e perché si forma la muffa intorno alle finestre
La muffa, anche se sarebbe più corretto parlare di muffe, è costituita da organismi che appartengono al regno dei funghi e sono di tipo eucariote: presentano infatti caratteristiche sia di tipo animale che vegetale.
La loro azione denota proprietà che possono risultare tossiche, patogene oppure allergiche nei confronti dell’essere umano.
La riproduzione delle muffe avviene per sporogenesi e tende a proliferare soprattutto presso gli ambienti umidi e caldi. La crescita avviene sotto forma di ife, delle strutture filamentose che costituiscono il micelio (ovvero il corpo vegetativo).
La comparsa della muffa intorno alle finestre è legata principalmente a due ragioni: l’umidità risulta eccessivamente alta; i muri sono più freddi del normale. Questo accade soprattutto per le pareti con esposizione a Nord.
Entrambi i fattori dipendono dalla condizione di isolamento dell’abitazione e da eventuali ponti termici. Quest’ultimi non sono altro che porzioni di pareti meno isolate e si formano a causa di una nicchia in prossimità di un impianto termico o in situazioni simili.
Muffa intorno alle finestre: come risolvere il problema
La condizione di umidità è spesso causata da una scorretta areazione dell’immobile e dalla produzione, prima che della muffa, della condensa. Fattori da contrastare il più possibile, abituandosi a rimuovere l’aria calda in eccesso e ad aprire le finestre tutti i giorni dalle 2 alle 4 volte. Quando non risulta possibile, è indispensabile predisporre dei dispositivi per la Ventilazione Meccanica Controllata (VMC).
Qual è la temperatura corretta per impedire che compaia la muffa intorno alle finestre? I valori da considerare sono due: 20°/massimo 19° C per quanto concerne la temperatura interna e tra i 13 e i 16° C per la temperatura dei muri.
Quest’ultimo parametro è quello ideale nelle abitazioni con classe energetica B o superiore. Per la misurazione della temperatura è utile dotarsi di un termometro o di un igrometro: un investimento economico ma molto efficace.
Se non si rispettano queste condizioni di base sarà facile che ci si debba relazionare con la muffa, anche quando il livello di umidità risulta contenuto, ovvero non superiore al 55%.
Cosa fare quando non si riesce a prevenire il problema? Bisogna considerare che, a questo punto, l’eliminazione totale della muffa risulta pressoché impossibile: è necessario limitare le condizioni che sono all’origine del fenomeno, non soltanto rimuoverlo.
Il punto di partenza, nell’immediato è quello di applicare dei prodotti antimuffa: da pitture specifiche a trattamenti di vario genere. Ce ne sono diversi naturali e fai da te, ad esempio una soluzione a base di limone e bicarbonato.
Da valutare, infine, la sostituzione degli infissi e dei serramenti con modelli di ultima generazione in situazioni dove non garantiscono un isolamento adeguato.
Una misura che ha il pregio di risultare definitiva e permette di ridurre ai minimi termini la presenza della muffa intorno alle finestre. A patto naturalmente di curarne la manutenzione nel tempo e di arieggiare puntualmente l’ambiente.