Quando si parla di porte blindate la prima parola che viene in mente è una: sicurezza. Ed è proprio la protezione da parte di possibili tentativi di scasso che questi serramenti si trovano soprattutto a garantire.
Si tratta di una questione alquanto complessa, viste le diverse tipologie attualmente disponibili. In questo articolo cerchiamo di fornirvi alcuni spunti utili per poter fare le vostre valutazioni ed essere più consapevoli su cosa guardare quando scegliete una porta blindata.
Il funzionamento delle porte blindate
Le porte blindate si distinguono dai modelli tradizionali per i meccanismi particolari e aggiuntivi che presentano, funzionali a garantire una maggiore tutela a fronte di possibili tentativi di effrazione.
I modelli sono diversi e sono predisposti ad hoc in base alla tutela che si intende assicurare. Si prestano a essere installati in contesti sia commerciali sia privati, in semplici negozi come all’interno di strutture quali banche o resort, per fare degli esempi.
Ogni caso è diverso e l’ideale è valutare l’integrazione di ulteriori elementi, compresi quelli messi in campo dalle innovazioni più all’avanguardia della domotica: in questo modo sarà possibile ottenere una personalizzazione capace di fare la differenza.
Le porte blindate non si limitano alla sola sicurezza, all’interno delle strutture abitative. Sono efficaci, inoltre, per proteggere da rumori e spifferi, assicurando persino un certo valore estetico: un aspetto, quest’ultimo, particolarmente curato all’interno degli ultimi modelli di design.
Le componenti principali per la sicurezza
Le componenti principali che nelle porte blindate si rivelano maggiormente curate e predisposte a garantire la massima sicurezza sono:
- spessore della porta, il quale può arrivare fino a 10 cm. In questo modo si riesce a far fronte all’impatto di coltelli, proiettili, asce, trapani, martelli e via dicendo;
- controtelaio: è necessario che non sia inferiore ai 20/10 mm di spessore;
- rostri laterali, ovvero dispositivi antiscardinamento collocati in prossimità delle cerniere;
- gruppo della serratura: la parte più delicata in quanto la prima a essere oggetto di tentativi di forzatura. Qui si trova anche il cilindro, considerato il cuore della porta blindata; deve rispondere allo standard europeo di sicurezza;
- spioncino: una componente che si rivela indispensabile per il controllo.
Questi gli elementi che più di tutti gli altri si trovano a garantire nella porta blindata la sicurezza. Vediamo adesso quali sono gli standard in vigore nel settore per assicurare protezioni effettive.
Gli standard per la sicurezza
Quando si parla di porte blindate e sicurezza la norma di riferimento a livello europeo è quella EN 1627-1630. Contiene sei classi antieffrazione, disposte secondo un ordine crescente.
Non basta il rispetto di questo standard a rendere una porta blindata effettivamente sicura e affidabile. Un altro documento imprescindibile è la marcatura CE, all’interno della quale deve essere riportato il numero di matricola: un indicatore numerico univoco, un po’ come avviene per la targa in ambito motoristico.
Inoltre, è necessario siano presenti la dichiarazione di prestazione o DOP e la scheda prodotto, rilasciata da chi realizza il serramento. Un aspetto da non sottovalutare è rappresentato dall’installazione, la quale se non eseguita da personale specializzato può vanificare la qualità della soluzione scelta.
Lo stesso discorso vale per la manutenzione delle porte blindate, che va fatta con i dovuti accorgimenti, essenziali a garantire l’efficienza, la sicurezza, e la durata ottimale di questo tipo di serramento.